Adelaide conosceva bene il Paradiso che la Madonna le ha promesso tante volte nelle 13 apparizioni. Il Cielo glielo aveva mostrato, nei giorni dell’Avvento dell’anno precedente.
Ma questo, purtroppo, pochi lo sanno.
Perché la storia delle apparizioni di Ghiaie è stata alterata e recisa in molte sue parti. In particolare, nella fase che precede le stesse apparizioni: totalmente oscurata e ignorata.
Per ritrovarla, occorre imboccare il sentiero, poco frequentato, che sale lungo la morena alle spalle del villaggio, e conduce, attraverso un bosco fitto d’alberi, a un prato dinnanzi a un povero casolare dove abitava un ragazzo della Parrocchia, di nome Candido, molto conosciuto al villaggio e al paese, perché dichiarava apertamente la vocazione sacerdotale. Il Parroco lo faceva capire a tutti. E a tutti era chiaro che voleva farsi prete. Ma nessuno sapeva, nemmeno il Parroco, che da tempo Candido diceva Messa nel prato dinanzi al suo casolare, su un tronco spezzato, vestito col grembiule nero della mamma, spezzando il pane duro portato da casa.
Era un segreto, conosciuto solo da Adelaide e dalle sue piccole amiche, che senza dir niente a nessuno lasciavano il villaggio e raggiungevano il prato dinanzi al casolare di Candido, per partecipare alla sua Messa, formando con lui come una piccola Chiesa orante, costituita da anime pure, nascosta al mondo.
Ma non al Cielo. Che conosceva il segreto, e per partecipare alle loro preghiere e ai loro canti, giorno dopo giorno si faceva sempre più vicino. Ancor più nei giorni dell’Avvento, vedendoli allestire il presepe, con piccoli tronchi, coi quali componevano la capanna, e rametti rivestiti con foglie bagnate che inserivano nella neve, con cui raffiguravano pastori, pecore, e le stesse persone della Santa Famiglia.
Come poteva, a quel punto, il Cielo, non benedire quel lavoro semplice, e non premiare quei bambini che pregavano inginocchiati nella neve attorno a quel presepe, ampliando quella piccola Chiesa con tanti altri bambini?
E’ quel che un giorno di quel tempo d’Avvento accade, come un miracolo.
Ne arrivano a frotte, da ogni parte, all’improvviso, sempre più numerosi, e come guidati da uno stesso spirito, si radunano attorno al presepe. Sono in tanti. Adelaide è stupita. Circondata da tutti quei volti sconosciuti, si smarrisce. Ma subito, si riprende, e senza remore, dopo averli osservati attentamente, domanda da dove vengono.
La risposta che riceve da uno di loro la lascia esterrefatta. E’ incredibile! Nella più grande meraviglia apprende che sono stati inviati a pregare con lei, con Candido e con le sue piccole amiche, dinanzi al loro presepe, in attesa della nascita del Bambino di Betlemme, Che ha ridonato loro la vita spezzata.
Non è difficile, a quel punto, per Adelaide, capire che li ha mandati il Cielo, e accettare che i due mondi separati dalla morte vivano in un solo mondo, perché in loro il Cielo si è unito alla terra, a formare una sola Chiesa.
Da quel momento Adelaide sarà sempre con loro. Li ritroverà in quel prato e conoscerà le loro storie dolorose, che imprimerà nell’anima, offrendo la sua vita e il suo martirio all’infanzia sofferente.
Qualcuno, certo, si chiederà se questa storia è vera. Per crederlo basterebbe supporre che il Cielo ha preparato Adelaide, come aveva preparato i bambini di Fatima mandando loro per tre volte l’angelo, prima delle apparizioni, e poi cercare documenti e testimonianze.
Ma lo si è impedito, preferendo tormentare la piccola veggente, e sanzionarla come una bugiarda, oltre a distruggere prove e tacitare testimoni; alcuni dei quali tuttavia, prima di morire, hanno conservato, rivelandoli, ricordi vivi di quei momenti tanto preziosi, grazie ai quali sia pur a frammenti e a salti, è possibile ricostruire questa storia.
La quale ci permette di cogliere una straordinaria continuità tra Fatima e Ghiaie, e comprendere che – dopo aver inviato a Fatima l’angelo della Pace, ad esortare i bambini al sacrificio sull’esempio di Cristo Crocifisso per combattere il peccato e scongiurare la guerra, che purtroppo è deflagrata nel modo più spaventoso – 26 anni più tardi, proprio nel tempo della guerra deflagrata a causa del peccato, il Cielo ha inviato a Ghiaie le piccole vittime di quella guerra, per implorare un’altra volta la via del sacrificio che il Cristo Bambino nato a Betlemme ha preso su di sé fino a morire in Croce, per vincere il peccato, la morte, e annientare per sempre la guerra.