Un carissimo amico “religioso”, in risposta a una mia richiesta di comprensione di un verbo usato in una sua catechesi,
mi ha inviato questa stupenda risposta,
che non posso tenere per me, ma devo divulgare,
per il bene di tante anime, affinché, nelle parole dell’amico “religioso”
possano intraprendere il cammino di conversione,
essere confortate nel loro martirio, e si avvicinino ad Adelaide, che nel martirio, ha abbracciato l’altro con amore.
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Caro Giuseppe,
pace a te.
Mi domandi del verbo “assorbire” parlando del male che si sfoga contro il bene.
Il ragionamento sarebbe più o meno questo: come fa il bene ad abbattere il male? Come
fa il bene ad annullare, azzerare il male?
In Paradiso e nei salvati non v’è il male.
La vittoria del bene sul male non è fatta e vissuta con le stesse armi. Poniamo per esempio
due schieramenti in guerra: da una parte l’esercito A (il bene) e dall’altra l’esercito B (il
male). I due eserciti se le danno di santa ragione, e vince chi ammazza più avversari,
finché uno dei due eserciti distrugge e annienta l’altro. Non è questa la battaglia tra le
forze del bene e quelle del male.
Il bene si presenta senza armi, quindi si fa ammazzare. Ma mentre muore, abbraccia l’altro con amore, lo “prende in sé”, lo guarda con tenerezza, lo ama. In questo modo il martire muore, ma può succedere che l’aguzzino, vedendo questa morte, si converta, si arrenda, lasci la via del male, entri nella sfera del bene.
Così è stata la morte del Cristo. Poteva con uno sguardo azzerare e annientare Caifa, il
Sinedrio, Erode, e tutti gli altri. Non l’ha fatto. E’ stato in silenzio e si è fatto torturare,
dicendo “Padre, perdona loro”. Il buon ladrone l’ha visto e si è convertito immediatamente.
Il soldato ha detto “Costui era veramente figlio di Dio”.
Ad ogni generazione, migliaia di uomini e donne, guardando Gesù crocifisso nel proprio cuore, si sono convertiti e hanno cambiato vita. La morte di san Massimiliano Maria Kolbe è simile, in fotocopia.
Questo tipo di vittoria è la via dell’amore, della carità, del trionfo del bene sul male.
C’è anche la fase della difesa della fede (crociate), dello scontro diretto, della santa ira, ma
questa è sempre transitoria, di passaggio. Il punto finale è sempre la morte del martire,
che “assorbe” in sé il male che gli viene fatto e lo vince con l’atto di amore.
A grandi linee questo è il significato e il pensiero di don Divo Barsotti in proposito. Poi è
chiaro che si parla con linguaggio umano, che è sempre relativo.
Il Signore ti benedica e sia con te.
Ogni bene in Cristo.
condivido ogni singola parola
è la descrizione della vita di Adelaide
è la descrizione del martirio quotidiano che molti di noi vivono,
ma quando si cerca e si anela la Grazia di Cristo (che è la Vera Vita) non si può fare altro che aderirvi