Ricordando che il ciclo epifanico di Ghiaie si svolge nella Luce della Pasqua e in perfetta sincronia con la liturgia della Chiesa,
dopo aver compreso il significato dell’apparizione di Pentecoste del 28 maggio, e quella successiva del 29 maggio 1944, prendiamo in esame l’apparizione del 30 maggio, che precede l’ultima, del 31 maggio, a formare in una mirabile successione, un discorso compiuto, che, nella presente riflessione, cercheremo di estrinsecare.
Scrive Adelaide:
In questa apparizione la Madonna mi apparve vestita di rosa col velo bianco. Non aveva gli oscuri colombi fra le mani ed attorno a Lei vi erano solo gli angioletti
Fermiamoci su questa immagine, di Maria vestita di rosa col velo bianco,
e cerchiamo di correlarla alle altre, alla scoperta di un discorso compiuto, che proprio in questa apparizione trova lo snodo importante.
A tal fine ricordiamo dapprima, in successione, i racconti delle quattro ultime apparizioni scritti da Adelaide nel suo diario:
- Apparizione del 28 maggio, Pentecoste. La Madonna vestiva di rosso col manto verde, sulla fronte aveva un diadema a forma di corona tempestato di piccole perle luminose di diversi colori; con gli angioletti e due santi apostoli ai fianchi, aveva tra le mani due piccioni neri.
- Apparizione del 29 maggio successiva a Pentecoste. Primo tempo: la Madonna apparve con gli angioletti, vestita di rosso col manto verde, fra le mani aveva ancora i due colombi dalla piuma oscura e sul braccio la corona del rosario. Secondo tempo: mentre la Madonna portava la mano alla bocca per mandarmi un bacio con l’indice e il pollice uniti, le due colombine le svolazzarono d’intorno e accompagnarono la Madonna mentre si allontanava adagio adagio.
- Apparizione del 30 maggio (che stiamo considerando in questa riflessione). La Madonna mi apparve vestita di rosa col velo bianco. Non aveva gli oscuri colombi fra le mani ed attorno a Lei vi erano solo gli angioletti.
- Ultima apparizione del 31 maggio. La Madonna in questo giorno vestiva come nella prima apparizione (ovvero come il 13 maggio: indossava un vestito bianco e un manto azzurro, sul braccio destro aveva la corona del Rosario composta da grani bianchi, sui piedi nudi aveva due rose bianche…).
PER INIZIARE, CERCHIAMO DI COMPRENDERE IL SIGNIFICATO DI CIASCUNA APPARIZIONE A PARTIRE DA QUELLA DEL 28 MAGGIO.
Nella quale, mostrandosi col diadema a forma di corona sulla fronte, e col vestito rosso, il manto verde, le rose bianche ai piedi, circondata da un coro di angioletti, e due santi apostoli ai fianchi, tenendo due colombi scuri fra le mani – la Madonna si presenta quale immagine della Chiesa, Che nasce proprio quel giorno di Pentecoste, specchio della Gerusalemme Celeste, partecipe della Regalità di Cristo (diadema a forma di corona sulla fronte), e Regina degli apostoli (due santi apostoli, Matteo e Giuda Taddeo, ai suoi fianchi),
come Luogo Santo di Redenzione e Sacramento Universale di Salvezza e Riconciliazione del peccatore in se stesso e con Dio (colombi scuri nelle sue mani),
in virtu’ della Grazia ottenuta da Cristo, il Verbo di Dio (Che in Lei, Maria, ha preso la carne umana) mediante la Sua Passione e Morte in Croce, da Lei, Sua Madre, consofferte,
così da riunire tutto il genere umano (coro di angioletti rosa e azzurri) nell’Unica Comunione d’Amore, nell’Unico Corpo di Cristo, nell’Unico Tempio dello Spirito Santo, nell’Unica Famiglia del popolo di Dio.
DOPO AVER COMPRESO CHE NELL’APPARIZIONE DI PENTECOSTE LA MADONNA RICORDA LA NASCITA DELLA CHIESA, CONSIDERIAMO L’APPARIZIONE SUCCESSIVA DEL 29 MAGGIO
Nella quale la Madonna si presenta all’inizio vestita come a Pentecoste, liberando, in un secondo tempo, i due colombi scuri coi quali torna nel mondo della Luce Divina, per ricordare la Missione della Chiesa nel tempo successivo a Pentecoste fino alla fine dei tempi; ovvero:
la liberazione dell’umanità dalla schiavitù del peccato e la salvezza delle anime dalla dannazione eterna per condurle in Cielo.
A QUESTO PUNTO, DOPO AVER COMPRESO CHE NELLE DUE PRIME APPARIZIONI, LA MADONNA SI PRESENTA COME IMMAGINE DELLA CHIESA RICORDANDO LA MISSIONE SALVIFICA RICEVUTA DA CRISTO,
PROSEGUIAMO CONSIDERANDO L’APPARIZIONE DEL 30 MAGGIO (quella presa in esame nella presente riflessione)
Nella quale, come scrive Adelaide, la Madonna si mostra vestita di rosa, col velo bianco e circondata dal coro di angioletti,
per ricordare che Lei è “la Donna” (il rosa è colore della carne umana) prescelta da Dio, e concepita senza peccato originale (velo bianco), che ha obbedito alla Volontà di Dio accettando liberamente di ospitare nel proprio Seno Verginale il Verbo di Dio,
il Quale, in Lei ha preso la carne umana e si è fatto uomo per redimere l’umanità dal peccato con la morte in Croce, ripristinando l’unità originaria della Creazione divisa dal peccato originale, e così far nascere la Chiesa affidandoLe la Missione Salvifica di liberare il genere umano dalla schiavitu’ del peccato (i colombi liberati il giorno precedente), e riunirla (il coro di angioletti attorno a Lei) nell’Unica Comunione d’Amore, nella Luce del Suo Regno.
In questa apparizione la Madonna rammenta che:
come Eva, con la sua disobbedienza e incredulità, è stata causa di morte per tutto il genere umano, Lei, Maria, invece, con la Sua Obbedienza e Fede, è causa di vita eterna per tutti i viventi, per i quali ha compiuto il proprio atto di Obbedienza a Dio, e dei quali è diventata Madre, perché consoffrendo con il Divin Figlio senza vacillare fin sul Calvario, in virtu’ della Grazia da Lui ottenuta con la Sua Passione e Morte, come Corredentrice ha permesso la nascita della Chiesa divenendone la Madre e assumendo, in questa funzione, la guida della Missione Salvifica.
In virtù di questa scoperta
DOPO AVER CAPITO CHE, GRAZIE ALL’ATTO DI OBBEDIENZA E FEDE DI MARIA, HA PRESO VITA LA CHIESA, DELLA QUALE MARIA E’ DIVENTATA MADRE, ASSUMENDONE LA MISSIONE SALVIFICA,
PRENDIAMO IN ESAME L’ULTIMA APPARIZIONE, QUELLA DEL 31 MAGGIO.
Nella quale la Madonna si presenta esattamente come nella prima del 13 maggio, ovvero: vestita di bianco, col velo azzurro, tenendo fra le braccia il Bambino Gesù vestito di rosa (colore della carne umana assunta dal Verbo di Dio in Maria per opera dello Spirito Santo).
a ricordare, come abbiamo detto, il Grande Mistero dell’Incarnazione, Verità prima, ultima e assoluta, dal quale origina la storia della Salvezza, e dunque la nascita della Chiesa, della Quale Maria, grazie al suo atto libero di Obbedienza e di Fede, è diventata Madre, assumendone la Missione Salvifica.
Il discorso che emerge dunque dalla presente riflessione, mantenendo la Chiesa come soggetto dello stesso discorso, possiamo sintetizzarlo così:
- LA CHIESA NATA A PENTECOSTE IN VIRTU’ DELLA GRAZIA OTTENUTA DA CRISTO, CHE CON LA SUA PASSIONE E LA SUA MORTE IN CROCE HA RICONCILIATO L’UMANITA’ CON DIO VINCENDO IL PECCATO E LA MORTE (apparizione del 28 maggio)
- HA RICEVUTO LA MISSIONE DI LIBERARE LE ANIME DALLA SCHIAVITU’ DEL PECCATO, E SALVARLE DALLA MORTE ETERNA, PER CONDURLE NELLA LUCE DEL SUO REGNO, IN UNITA’ CON CRISTO CROCIFISSO E RISORTO, A FORMARE UN SOLO CORPO E UNA SOLA FAMIGLIA (apparizione del 29 maggio)
- MISSIONE RESA POSSIBILE DALL’OBBEDIENZA E FEDE DI MARIA, LA NUOVA EVA, L’IMMACOLATA, LA TUTTA PURA, PRIVA DEL PECCATO ORIGINALE, PREDESTINATA DA DIO A DIVENTARE MADRE DI DIO E DELLA CHIESA (apparizione del 30 maggio)
- CONCEPENDO, PER MEZZO DELLO SPIRITO SANTO, NEL SUO PURISSIMO SENO VERGINALE, IL VERBO DI DIO, CHE HA ACCOMPAGNATO NELL’OPERA DI REDENZIONE FINO AL CALVARIO, DIVENENDONE CORREDENTRICE (apparizione del 31 maggio. La quale, come abbiamo rilevato, rimanda mirabilmente alla prima, quella del 13 maggio, a esortare un continuo ritorno del pensiero a meditare il Grande Mistero dell’Incarnazione).
In conclusione possiamo dire, semplicemente, che,
nelle ultime quattro apparizioni Maria, l’Immacolata Madre di Dio e della Chiesa, ricorda alla Chiesa la Missione Salvifica affidataLe da Dio
di liberare il genere umano dalla schiavitu’ del peccato per condurlo nell’Unica Comunione d’Amore, nella Luce del Regno di Dio.
A questa riflessione occorre aggiungere infine, che le due parti del ciclo epifanico di Ghiaie esprimono, come vedremo, due discorsi susseguenti.
Nella prima parte, di nove giorni (dal 13 al 21 maggio), in sincronia con liturgia della Chiesa nel tempo dell’Ascensione, la Madonna, ricordando il Grande Mistero dell’Incarnazione e la Morte in Croce del Divin Figlio, continuamente esorta alla preghiera e alla penitenza per combattere il peccato che porta alla dannazione eterna, concludendo con il magistrale ammaestramento, nell’apparizione del 21 maggio, sulla dinamica del peccato e l’azione di san Giuseppe che riconduce il peccatore alla Chiesa.
Nella seconda parte, di quattro giorni, (dal 28 al 31 maggio) in sincronia con la liturgia della Chiesa nel tempo di Pentecoste, la Madonna richiama la Chiesa perché ritrovi la sua Missione Salvifica, generata con l’Incarnazione in Lei del Verbo di Dio, Che è morto in Croce per Redimere l’umanità dal peccato.
(SI DIFFIDANO AUTORI ED EDITORI DI UTILIZZARE, ANCHE IN PARTE, LE RIFLESSIONI PUBBLICATE IN QUESTO SITO, OFFERTE ALLA CHIESA AFFINCHE’ GIUNGA AL RICONOSCIMENTO DELLA SOPRANNATURALITA’ DELLE APPARIZIONI DI GHIAIE)
Può darsi che, alla fine, gli sforzi di coloro che invitano la Chiesa a far riconoscere le apparizioni di Ghiaie con i suoi messaggi, non portino il frutto sperato, ma altri frutti sicuramente questo “sforzo” fa sbocciare :
Rendere tanti credenti attenti e consapevoli dei pericoli che la Madonna ci ha messo davanti, e con la loro preghiera e intenzioni orientate a questi messaggi, possano alla fine aiutare a ” disinnescare” il piano architettato dal Male.