

UN SOLO CUORE
Per ben 5 volte, rivolgendosi ad Adelaide, la santa Vergine indica il suo CUORE.
- Nella seconda apparizione, del 14 maggio, in risposta alla richiesta di Adelaide – posta per conto dell’amico Candido che desiderava avere la conferma della vocazione sacerdotale – la santa Vergine le dice:
Sì egli si farà Sacerdote Missionario secondo il mio Sacro Cuore;
- Nella sesta apparizione, del 18 maggio, supplicando la preghiera per i peccatori, la santa Vergine dice ad Adelaide:
Prega per i peccatori più ostinati che stanno morendo in questo momento e che trafiggono il mio Cuore.
- Nella decima apparizione, del 28 maggio, nella quale indica per ben due volte il suo Cuore: dapprima, riprendendo la supplica della sesta apparizione, e poi (dopo aver promesso la sua protezione al Santo Padre) per far comprendere che la vera Pace si trova nel suo Cuore, dice ad Adelaide queste due frasi:
Prega per i peccatori ostinati che fanno soffrire il mio Cuore perché non pensano alla morte.
La pace non tarderà, ma al mio Cuore preme quella Pace mondiale nella quale tutti si amino come fratelli. Solo così il Papa avrà meno da soffrire.
- Nella dodicesima apparizione, del 30 maggio, infine, salutando Adelaide, la santa Vergine le dice:
Cara bambina, tu sei tutta mia, ma pur essendo cara al mio Cuore, domani ti lascerò in questa valle di pianto e di dolore. Mi rivedrai nell’ora della tua morte e avvolta nel mio manto ti porterò in Cielo.
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Prima di esaminare questi cinque brani, e cercar di capire quale correlazione di senso li unisce, occorre notare che la santa Vergine afferisce tutti questi brani direttamente al suo CUORE, senza mai ricordare il CUORE DEL DIVIN FIGLIO,
constatazione assai importante, grazie alla quale possiamo comprendere che
Ella indica il suo CUORE come fosse il CUORE del DIVIN FIGLIO, perché il suo CUORE è talmente unito al CUORE DEL DIVIN FIGLIO, da formare un solo CUORE,
riferimento primo di UNITA’ assolutamente indispensabile per intendere il significato dei cinque brani, che possono, dunque, essere compresi solo alla luce dell’UNITA’ DEI DUE CUORI,
nella quale UNITA’ possiamo rinvenire, altresì, il TEMA PRINCIPALE del messaggio delle apparizioni della santa Vergine a Ghiaie (che illumina tutte le parole della santa Vergine e la configurazione simbolica di tutte le apparizioni),
raffigurato dalla COPPIA DI COLOMBI BIANCHI che appaiono nel cielo e conducono gli occhi di Adelaide alla Luce accesa a Oriente, che scende e si apre mostrando ad Adelaide la Sacra Famiglia, formata dalla sublime COPPIA D’AMORE dell‘INCARNAZIONE – di Gesù e Maria – con il castissimo custode san Giuseppe,
Visione eccelsa, grazie alla quale, nei due Cuori uniti in solo Cuore della sublime Coppia dell’INCARNAZIONE, si può ritrovare il significato ultimo del messaggio celeste donato dalla santa Vergine alla Chiesa, fondato proprio sull’UNITA’ DEI DUE CUORI IN UN SOLO CUORE, e perciò stesso, anche il legame di senso fra i brani che la santa Vergine afferisce al suo CUORE.
UN SOLO SACRIFICIO D’AMORE
L’UNITA’ DEI DUE CUORI IN UN SOLO CUORE – TEMA PRINCIPALE del messaggio celeste donato dalla santa Vergine alla Chiesa con le sue apparizioni a Ghiaie – costituisce, dunque, il PRINCIPIO ERMENEUTICO di comprensione dello stesso messaggio celeste.
Per questo, al fine di rilevarne l’importanza, si ritiene assai utile ricordare le parole con le quali la santa Vergine rivela, a santa Brigida, l’unita del suo Cuore col Cuore del Divin Figlio.
Dice la santa Vergine a santa Brigida:
«Io ho amato mio Figlio così ardentemente, ed Egli mi ha amato così teneramente, che Lui e io non formavamo che un solo cuore. Mio Figlio era veramente il mio Cuore. Ecco perché quando uscì dal mio seno, nascendo a questo mondo, mi parve che metà del mio Cuore uscisse da me. E quando Egli soffriva, io ne sentivo le pene come se il mio Cuore fosse sottoposto agli stessi tormenti» .
Con queste parole la santa Vergine rivela a santa Brigida che l’UNITA’ DEI DUE CUORI è una Realtà permanente, dall’INCARNAZIONE alla MORTE di Gesù sulla Croce.
Verità che si può comprendere ancor meglio, e più in profondità, in un passaggio del libro di san Giovanni Eudes, Il Cuore Ammirabile della SS. Madre di Dio, nel quale,
elencando le meravigliose prerogative del Cuore di Maria, san Giovanni Eudes vede il Cuore di Maria come:
«il letto sul quale il Divin Bambino ha riposato dolcemente» secondo il noto versetto del Cantico dei Cantici, da lui citato, che si riferisce al “duetto” d’Amore fra lo Sposo e la “Sposa”: «Il nostro letto è tutto ricoperto di fiori profumati» (Ct.1, 15).
Passaggio molto importante, che permette di riconoscere, nel mistico letto del Cuore di Maria su cui riposa il Divin Figlio, il Talamo della Croce,
su cui sarà disteso lo stesso Divin Figlio, l’Agnello di Dio, dal quale nascerà la Chiesa, partorita dal suo Cuore aperto e spezzato, in unità col Cuore trafitto della Madre Addolorata,
che sotto la Croce si rivela come la mistica Sposa del Divin Figlio, prefigurata nell’INCARNAZIONE, secondo il Disegno Eterno della Santa Trinità per la nostra REDENZIONE, ottenuta per mezzo del santo Sacrificio d’Amore del suo Divin Figlio.
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Il riferimento al “duetto” fra lo sposo e la sposa del Cantico dei Cantici, evidenziato da san Giovanni Eudes, ci è molto utile, perché permette di ricordare che fin dalla sua prima apparizione a Ghiaie – mostrando una finzione di perle tutte uguali legate in oro a forma di collana sull’abito bianco – la santa Vergine si mostra proprio come la sposa del Cantico,
secondo un altro passo del Cantico,
quello in cui lo sposo dice alla sposa, più volte identificata a una colomba: “Belle sono le tue guance fra i pendenti, il tuo collo tra i fili di perle” (Ct. 1,10)”,
ornamento, grazie al quale, possiamo riconoscere nel Bambino Gesù in braccio a lei, il suo Sposo Divino, unito a lei come un solo Cuore, a costituire la sublime coppia santa e immacolata, che vive trionfante in Cielo, come Chiesa del Cielo,
alla quale deve guardare la Chiesa pellegrina sulla terra, nell’attesa delle nozze eterne con lo Sposo Divino, disegnate fin dal Principio, nel seno della Santa Trinità.
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L’UNITA’ DEI DUE CUORI IN UN SOLO CUORE rimanda perciò all’UNICO SANTO SACRIFICIO D’AMORE compiuto dal Signore Gesù nostro unico Redentore, in compartecipazione con la sua santa Madre, Corredentrice, mediante il quale, santo Sacrificio, il peccato e la morte sono stati sconfitti ed è stato riaperto il Cielo,
verso il quale la Chiesa deve procedere – ripercorrendo il doloroso cammino della santa Vergine Maria alla sequela del suo Divin Figlio fino alla Croce – per condurre l’umanità alla Comunione con Dio e formare nel suo Amore, come UN SOLO CUORE, UNA SOLA FAMIGLIA .
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CONCLUSIONE
Alla Luce del TEMA PRINCIPALE del messaggio delle apparizioni della santa Vergine a Ghiaie, costituito da:
I DUE CUORI UNITI, COME UN SOLO CUORE, IN UN SOLO SACRIFICIO D’AMORE,
cercheremo di capire i brani che la santa Vergine afferisce al suo Cuore, iniziando dal primo brano, quello in cui, rispondendo alla richiesta di Adelaide – posta per conto dell’amico Candido che desiderava avere la conferma della vocazione sacerdotale – la santa Vergine le dice:
Sì egli si farà Sacerdote Missionario secondo il mio Sacro Cuore
(che implicherà un’impegnativa riflessione sulla relazione fra il Cuore di Maria e il Ministero Sacerdotale).